L´artificio del paradiso
Il progetto si ispira al famoso saggio di Aldous Huxley Le porte della percezione, da cui il nome dello stage tenutosi a Pesaro, con settimana finale in residenza artistica alla Chiesa della Maddalena, grazie al bando Overline, che apre le porte al pubblico nella giornata conclusiva di venerdì 7 agosto dalle 19.
Una dimostrazione di come si raggiunge l’accordo psico-fisico, con intenzione e azione che diventano una cosa sola. Si scivola nell’intenzione del movimento e l´incontro (con sé, con l’altro, con lo spazio-tempo) avviene in maniera rinnovata e più profonda. Da qui nascono storie e situazioni, relazioni e riflessioni che diventano espressioni creative e coinvolgenti.
La performance-installazione L’Artificio del Paradiso viene quindi presentata site-specific in due contesti all'aperto.
Sabato 8 agosto alle 20 fa tappa fuori città ed è ospite di Mario Mariani nel suggestivo paesaggio naturale del Teatro libero del Monte Nerone (Cagli) e domenica 9 agosto alle 19 torna in centro per una serata al tramonto in un luogo suggestivo tra natura e storia, gli Orti Giuli di Pesaro, con il patrocinio e in collaborazione con il Comune di Pesaro e il Comitato di Quartiere Centro Mare.
La performance si manifesta come un quadro in movimento dove oltre 20 danzatori e danzatrici, di diverse generazioni, si muovono eseguendo assoli, duetti o scene di gruppo.
Il quadro in movimento vibra con ritmicità a volte lentissime, a volte più oscillanti e incalzanti.
Lo spettatore è invitato ad uno sguardo quasi meditativo sui corpi dei danzatori, corpi sensibili, presenti, corpi che parlano, che stanno, che si integrano in maniera naturale allo spazio che stanno abitando.
Questi corpi con la loro semplicità e umanità rimandano ad una situazione quasi paradisiaca perché sono immersi in un lento e armonico mondo dove ogni gesto è eseguito in una presenza totale e naturale. Non ci sono angoli né spigoli, siamo in assenza di gravità. Niente resiste tutto esiste.
Era buffo, senza dubbio, sentire che “Io” non ero lo stesso di queste braccia e di queste gambe “fuori di me”, di tutto questo tronco obiettivo e del collo e anche della testa. Era buffo; ma ci si abitua subito. E comunque il corpo sembrava perfettamente in grado di badare a se stesso. (Aldous Huxley, Le porte della percezione)
Venerdì 7 agosto h 19
Chiesa di Santa Maria Maddalena Pesaro /
stage a porte aperte / con Overline residenze artistiche > LINK
Sabato 8 agosto h 20
Teatro libero del Monte Nerone Cagli > LINK
Domenica 9 agosto h 19
Orti Giuli Pesaro /
con il patrocinio e in collaborazione con il Comune di Pesaro > LINK
community Performance - site specific.
from and with : Alessandra Zanchi, Michele Giovanelli, Antonella Sabatini, Martina Ferraioli, Valeria Vitali, Natasha Memma, Giacomo Calandrini, Pierluca Camponi, Valentina Battistoni, Laura Liuni, Irene Ridolfi, Virginia Benzi, Eleonora Benzi, Eleonora Andruccioli, Alex Martelli, Emma Hisleiter, Irene Saltarelli, Daniela Mariani, Silvina Sanzo, Valentina Perugini, Francesco Mezzanotti, Manuela Martella, Luciano Sabato, Enrico Giorgi, Alessandro Guidotti, Enrica Pierotti, Erika della Matera, Chiara Fiorellini, STella Cerioni, Giorgia Angelini, Ilaria Manetti, Diana Rossi.
The Performance is the final result of the Workshop on Theme " the doors of perception ".
The 27 performers ( dancers and non professionals between 10 and 55 years old ) involve themselfes in actions, rhythms and movements that are sometimes very slow, sometimes more oscillating and pressing..
The spectator is invited to an almost meditative look on the bodies of the dancers, sensitive bodies, present, that integrate themselves in a natural way with the space they are inhabiting..
These bodies with their simplicity and humanity refer to an almost paradisiacal situation because they are immersed in a slow and harmonious world where every gesture is performed in a total and natural presence. .
"It was funny, without a doubt, to feel that "I" was not the same as these arms and legs "outside me", all this objective trunk and neck and also the head. It was funny; but you get used to it immediately. And anyway the body seemed perfectly capable of looking after itself. " (Aldous Huxley, The Doors of Perception)